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Sono nata a Bologna nel 1964. Laureata e specializzata in Storia dell'Arte mi sono sempre occupata d'arte, qualità urbana e divulgazione artistica. Consigliera comunale a Bologna per il mandato 2004-2009, rieletta nel 2009 vengo nominata Assessore alle Politiche abitative, alla Casa e ai Quartieri. Nelle elezioni del maggio 2011 sono stata eletta consigliere del Quartiere San Vitale e il 6 giugno eletta dal Consiglio Presidente del Quartiere San Vitale, carica che ho ricoperto fino al giugno 2016.  | Continua...

MI CANDIDO IN COMUNE nella Lista Città Comune con Amelia perché vorrei continuare a essere al servizio della mia città e portare in Comune le mie competenze e la mia esperienza come Presidente del Quartiere San Vitale.

I Quartieri saranno sempre il cuore
del governo del Comune.


Per questo porto con me le mie competenze e l’esperienza di questi 5 anni di Presidenza del Quartiere San Vitale, una delle esperienze amministrative più belle della mia vita!


Porto con me l’insegnamento delle persone che ho incontrato e che con me hanno collaborato, le persone che mi hanno fatta crescere.


Porto con me il rispetto verso i cittadini e la loro partecipazione attiva e reale che ho cercato in ogni mia azione di mettere in pratica e di non tradire mai.


I cittadini mi valuteranno 
per il lavoro che ho svolto.

Come vedo Bologna tra cinque anni? Una città più aperta, bella e internazionale. Coraggiosa nelle scelte, con la Cultura quale collante di una visione di città capace di scelte urbane, sociali, ambientali ed economiche eque e solidali.

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Qualità è imparare a dire noi. Qualità è portare con me l’insegnamento delle persone che ho incontrato e che mi hanno fatto crescere. Qualità è riconoscersi. Qualità è in ogni mia azione che nasce nel rispetto, nell’ascolto e nella volontà di valorizzare identità e partecipazione attiva e reale di chi condivide i sogni, le storie e i valori della mia città. Qualità è appartenere. Qualità è lavorare assieme per una città colta, bella, internazionale. Qualità è avere il coraggio di scegliere la Cultura come collante di una visione di città capace di scelte urbane, sociali, ambientali ed economiche eque e solidali. 

EVENTI | VISITA COLLEZIONE DIPINTI D'ARTE BAROCCA DEL MAESTRO MOLINARI PRADELLI

DOM 8 MAGGIO ORE 17.30,
VILLA MARANA, Castenaso (Bo)

IL PRIMO APPUNTAMENTO
SUI TEMI PROGRAMMATICI

Qualità e Bellezza

VEN 20 MAGGIO ORE 18,
VIA MONTICELLI 4, Bologna

IL SECONDO APPUNTAMENTO SUI TEMI PROGRAMMATICI

Energia e Ambiente

Visita guidata a un edificio ristrutturato a basso consumo energetico, protocollo CasaClima

Ringrazio per questo l’impresa Fortini S.R.L. che ha accolto la mia richiesta di evidenziare che anche a Bologna si possono fare opere importanti e che sarà necessario sviluppare queste potenzialità per ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti e di CO2 degli edifici esistenti.

LUN 23 MAGGIO ORE 18,
VIA SANTE VINCENZI 2, in Cirenaica, Bologna

IL TERZO APPUNTAMENTO SUI TEMI PROGRAMMATICI
Rigenerazione e Riqualificazione urbana
 

La bellezza negli spazi pubblici, urbanistica e qualità urbana. Ipotesi a confronto per la qualità degli spazi pubblici. Un affascinante show room nato sul luogo di una vecchia cartiera.

Sarà l’occasione per riflettere sulle scelte e sugli obiettivi di qualità degli spazi pubblici oltre che degli immobili dismessi per un loro uso socialmente e culturalmente significativo nella fase di transizione urbanistico-edilizia.

Percorsi di elaborazione che andranno realizzati tramite la partecipazione dei cittadini e concorsi di architettura, o microprogettazioni dal basso per giovani architetti.

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ESITO

LUN 30 MAGGIO ORE 18  CANTINA BENTIVOGLIO 
VIA MASCARELLA 4/B, Bologna

IL QUARTO E ULTIMO APPUNTAMENTO SUI TEMI PROGRAMMATICI

 

Qui ho sempre concluso le mie campagne elettorali e qui voglio salutare e ringraziare tutti coloro che hanno incoraggiato e sostenuto la mia candidatura nel corso di queste intense settimane.

 

L'ultimo argomento che voglio condividere con voi è legato ai temi della CULTURA e nello specifico vorrei coinvolgere gli scrittori che fanno della letteratura un veicolo di crescita sociale e di osservazione dei mutamenti della realtà che abitiamo. Bologna è una città che in passato ha fatto dello spirito critico un marchio distintivo. Qui vivono e lavorano intellettuali, artisti e scrittori le cui opere riflettono un attento sguardo sulla realtà e le sue trasformazioni sociali. Il loro contributo mi è sempre sembrato fondamentale per una collaborazione tra politica e cittadini.

 

Ne parleremo insieme a Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna, Grazia Verasani, Loriano Macchiavelli, Valerio Varesi e tanti altri scrittori bolognesi.
 

Al termine dell'incontro vorrei brindare con tutti gli amici e i cittadini che prenderanno parte all'iniziativa e che vorranno sostenere la mia candidatura al Consiglio Comunale.

ESITO
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QUALITÀ E BELLEZZA

La Qualità degli oggetti, degli spazi, dell'ambiente e delle relazioni è la vera cartina di tornasole della qualità reale della nostra città. La bellezza si deve percepire in ogni azione sia nelle relazioni che negli interventi piccoli o grandi su tutto il tessuto urbano. La bellezza e la qualità si misurano nei dettagli delle cose, nelle sfumature delle parole, nell’armonia delle scelte ambientali, nel rispetto della forma antica della città, nella tutela del paesaggio e nel segno contemporaneo delle nuove realtà urbane.

CULTURA

La Cultura deve essere il vero collante che costruisce una nuova visione di Città capace di scelte urbane, sociali, ambientali ed economiche eque e solidali. Dobbiamo lavorare assieme per fare di Bologna, una città bella e internazionale, ma soprattutto colta, dove i nostri cittadini siano i più colti del mondo. Puntare sulla formazione e fare di Bologna la città del sapere e delle arti può essere la carta vincente di un’identità antica e contemporanea. L’immenso patrimonio artistico, i musei, le biblioteche, i teatri, la Cineteca e i tanti luoghi non istituzionali della cultura, devono fare sistema, senza escludere nessuno e niente, perché la cultura somma e non sottrae mai nulla. Servono nuovi spazi per fare cultura, produzione e socialità e quindi bisogna aprire nuovi contenitori, sia privati che pubblici, usando immobili vuoti attraverso il comodato d’uso gratuito. La sede del Quartiere San Vitale di Vicolo Bolognetti trasformata in una “Casa della Cultura e dell’associazionismo” è un’idea che va in questa direzione.

PARTECIPAZIONE

Bisogna cambiare “passo” rispetto al pregresso. Senza la partecipazione attiva dei cittadini anche il Comune, come la vita culturale e politica, perde vitalità e democraticità. La trasparenza delle scelte è alla base della credibilità delle Istituzioni: occorre aprire i tavoli di confronto a tutti gli interessi in campo, ambientali, sociali ed economici. Solo attivando processi partecipativi reali con i cittadini si possono migliorare le scelte della nostra Amministrazione e ricostruire quella fiducia e quel rispetto che il Comune deve avere verso i suoi cittadini e viceversa.
Il Bilancio partecipato nei Nuovi Quartieri è un buon segnale, ma la Partecipazione è un metodo di pensiero di governo che sta alla base di tutti i processi e di tutte le scelte che vengono fatte, non è una parte del processo. 

WELFARE DI COMUNITÀ

I servizi alla persona, quelli che si occupano dei minori, del disagio adulto, degli adolescenti, dei più fragili, di chi non ha casa, lavoro o sta male, è solo/a, sono l’infrastruttura più preziosa del governo della città. La rilettura del bisogno ci consegna una città cambiata con necessità crescenti a fronte di risorse finanziarie calanti. Il sistema è attualmente fragile, gli assistenti sociali, gli educatori, i lavoratori del sociale nei Quartieri sono sotto organico e sono fortemente stressati da un carico di lavoro non affrontabile. La corretta intuizione di un Welfare di comunità richiede che i Quartieri, il Comune e l’Asp, collaborino con il territorio e intercettino le realtà della comunità che possono aiutare il sistema a produrre risposte collettive. Resta la necessità di una formazione e di personale sul territorio. L’emergenza abitativa, la povertà, la crisi del lavoro, la presenza di migranti dal mondo ci impongono una risposta al bisogno priva di errori.

SICUREZZA

La Sicurezza è una parola che fa paura, è abusata o usata male; in realtà la sicurezza è un valore importante per tutti noi. Se una persona si sente insicura è una persona più fragile e meno libera. La sicurezza è quindi il tema vero di tutte le città, intreccia il tema della legalità a quello della vivibilità e si pone alla base di una corretta convivenza civile. Le regole vanno rispettate e fatte rispettare e su questo si gioca la reale possibilità di stare insieme delle persone.

AMBIENTE, ENERGIA

L’agricoltura, l’industria e la città sono le fonti di vita, ma l’inquinamento mina la salute nostra e il futuro. Abbiamo le conoscenze e le tecnologie per vivere inquinando meno, ma non si usano per opportunismi economici e miopie di programmazione e pianificazione, che vanno apertamente denunciati. La cultura ambientale per la sobrietà e il risparmio delle risorse energetiche e naturali, come ha anche scritto anche Papa Francesco, dovrà essere la guida per le scelte del Comune e della Città metropolitana per ridurre i consumi e per una politica di tutela ambientale per la qualità dell’aria e dell’acqua. Non ci sono alternative, scuse o rinvii: la questione ambientale è la vera sfida dei prossimi vent’anni.

RIGENERAZIONE URBANA

La città è oggi causa e vittima dei cambiamenti climatici. Rigenerare la città è una opportunità per vivere meglio e una grande occasione di lavoro. Si devono favorire e regolare i processi di riqualificazione e di trasformazione della città e degli spazi pubblici, puntando solo sulla riqualificazione senza consumare altro territorio. Il NO al consumo di suolo è una conquista della nostra amministrazione, che non si deve dare per scontato: basta un comma in più o in meno. Ricucitura, rigenerazione, riforestazione, rinaturalizzazione saranno le parole che l’urbanistica, la mobilità, l’ambiente della nostra città dovrà pronunciare come un mantra positivo e attivo sul territorio. Questi progetti di trasformazione e gli obiettivi di qualità devono poi essere discussi e partecipati dai cittadini delle zone interessate: la “nuova città” se è davvero un Bene Comune deve essere il frutto di decisioni condivise. 

MOBILITÀ SOSTENIBILE

Muoversi è un piacere o una necessità: ma è anche caos e inquinamento. Bologna ha bisogno di una mobilità meno inquinante, più rapida e sicura. Il SFM, scheletro della mobilità metropolitana, integrato con il sistema di bus urbani dovrà garantire qualità e puntualità perché possa essere per i cittadini il mezzo più adeguato e affidabile. Non ci deve essere conflitto tra la rete dei bus e le zone pedonali o ciclabili: la mobilità sostenibile deve avere una rete di TPL affidabile, cadenzata e sicura tutti i giorni, sette su sette, feriali e festivi. Le grandi autostrade, infrastrutture di mobilità privata, come il passante Nord sono state rigettate nell’archivio della storia, per fortuna, e si è firmato in aprile un patto per un passante che allarga tracciati esistenti e ne mitigherà l’impatto. Una scelta giusta, come giusto e corretto è riparlare di tram-treno dal centro storico al Caab. 

BOLOGNA CITTÀ METROPOLITANA

Un territorio vasto come il nostro è l’occasione strategica per cambiare il paradigma dello sviluppo metropolitano, integrando le scelte per un equilibrio tra lavoro e ambiente e tra centro e periferia. Un'occasione da non perdere per le strategie urbanistiche, di mobilità, dei rifiuti, la qualità dell’aria e dell’acqua, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la salvaguardia del territorio agricolo: serve una visione olistica per governare e costruire un futuro basato sulla sobrietà e sulla qualità. La visione di una Città Metropolitana eletta direttamente dai suoi cittadini deve essere l’obiettivo da perseguire nell’idea di una compattezza sociale e politica, in grado di costituire un nucleo finalmente capace di diventare il laboratorio politico del Paese.

In tutti questi anni abbiamo lavorato per le periferie:

* ricordo il progetto di riqualificazione di una nuovo percorso-parco di“Bella Fuori 3”, alla Croce del Biacco, che anticipa l’ampliamento della scuola Tempesta

 

* e la costruzione della nuova scuola dell’infanzia ex villetta Mattei, * e quello di riqualificazione e riuso dell’immobile di via delle Biscie-via Battirame (Progetto Battirame), che guarda con attenzione al lavoro sociale e all’innovazione ambientale, punto di partenza per la riqualificazione della Zona Roveri e delle future connessioni di verde urbano – un vero e proprio canale ecologico – verso la Facoltà di Agraria e il Caab. La Zona Roveri infatti sarà un ambito della città che vedrà nel futuro una forte trasformazione, dove tanti capannoni dismessi o vuoti si dovranno riusare e riempire di luoghi di aggregazione, di servizi sociali e di nuove idee.

 

* Penso anche all’ex Caserma Stamoto (in via Spartaco), un luogo ancora vergine di progettazione, con un potenziale immenso di metri quadri e di edifici che si dovranno ridisegnare e riusare con un progettazione al servizio dei bisogni di quel territorio, all’interno dell’unica vera sfida urbanistica per la nostra città che appunto riguarda le aree demaniali.

 

* Per la mobilità pubblica invece la sfida, ancora da realizzare, è quella della riqualificazione della Veneta (Bologna-Portomaggiore) su cui è in cantiere da tempo un importante progetto di riqualificazione.

 

* Non si dovrà però mai dimenticare che un asse strategico di qualità riguarderà la manutenzione: strade, fogne, canali, aree verdi, sottoservizi…

 

* Infine bisogna investire sempre di più sulla cultura, vero e unico “farmaco” per tutti noi, ed è per questo che in questi anni abbiamo pensato di impostare un lavoro di “rivoluzione” della Biblioteca Scandellara, che grazie ai suoi 27.000 volumi e alla grande offerta multimediale ha tutte le carte in regola per diventare una nuova Sala Borsa a vocazione metropolitana.

PETIZIONE SUL “VUOTO A RENDERE”
Proposta per una Bologna più pulita


Chiediamo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti di intervenire in materia. 

 

milenanaldi.it/firmalapetizione
 

La mia battaglia per preservare la bellezza di Bologna, del suo patrimonio artistico, passa dal coniugare la vivacità culturale della città con il rispetto delle più basilari regole di decoro. Servono regole all'intrattenimento, che senza demonizzarlo, puntino invece a renderlo consapevole dell'Importanza del senso civico. Da P.zza Verdi a via delle Moline al Pratello, il vuoto a rendere porterebbe già un cambio di passo sulla gestione del degrado, molto altro va fatto, ma iniziamo dalle cose semplici e potremo puntare a cambiare quelle complesse. 

Giugno 2014 | 1

Dicembre 2014 | 2

Settembre 2015 | 1

Dicembre 2015 | 2

Aprile 2016 | 1

Un nuovo giornale nel quartiere

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